Una piccola guida che semplifica le regole da seguire per viaggiare sicuri.

Il nuovo anno e i primi segnali incoraggianti sul fronte della pandemia, con grandi Paesi come il Regno Unito che stanno rimuovendo tutte le restrizioni, riaccendono la voglia di viaggiare. La maggior parte dei viaggiatori ha il desiderio di esplorare le mete più esotiche non appena si potrà tornare a viaggiare in libertà, in quanto si avverte una nuova sensazione: aver perso due anni e i viaggiatori più anziani sono preoccupati di avere meno anni in salute davanti per viaggiare.

Per il 2022 la parola d’ordine è “Pensare in grande”.

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Ma com’è la situazione nel mondo per quanto riguarda i viaggi e terza dose?

La Gran Bretagna si avvia ad “addolcire” le restrizioni Covid grazie alla grande percentuale raggiunta di vaccinati con terza dose (e non solo), molti altri Paesi del mondo stanno prendendo in considerazione norme più restrittive che potrebbero rendere possibili i viaggi, e la vita di tutti i giorni in generale, solo alle persone vaccinate con terza dose.

Abu Dhabi: confini aperti solo per chi ha dose booster

Gli Emirati Arabi avevano già annunciato che le persone che hanno ricevuto la doppia dose devono necessariamente sottoporsi alla terza per poter superare i confini nazionali. Ma in particolare ad Abu Dhabi si è deciso di alzare le difese contro la variante Omicron: ai viaggiatori in arrivo nell’Emirato è richiesto di essere “completamente vaccinati con una dose booster.’’

Hawaii, terza dose per evitare la quarantena

Attualmente, per venire esonerati dai 5 giorni di isolamento, i viaggiatori devono essere pienamente vaccinati, ossia è necessario che abbiano ricevuto due dosi del vaccino Pfizer-BioNTech o Moderna o una di Johnson & Johnson (e avere un test negativo entro un giorno dal viaggio). Ma dal 24 gennaio entreranno in vigore nuove regole, secondo cui saranno considerati pienamente vaccinati solo coloro che avranno ricevuto anche il richiamo.

Cipro meno restrizioni, ma con terza dose

A partire dal giorno 1 marzo, Cipro allenterà ulteriormente le restrizioni di viaggio eliminando l’obbligo di sottoporsi a un tampone prima della partenza. “I viaggiatori vaccinati o guariti, indipendentemente dalla loro nazionalità e dal Paese di partenza, saranno esentati dall’obbligo di presentare un risultato negativo di un test di laboratorio, nonché dall’obbligo di auto-isolarsi o di essere messi in quarantena o di ottenere uno speciale permesso.

Tuttavia, i viaggiatori saranno considerati vaccinati solo se avranno ricevuto una terza dose di siero contro il Covid-19, o entrambe le dosi, o quella singola in caso di J&J, da meno di nove mesi.

Malta, terza dose per i viaggi

A partire dal 17 gennaio, coloro che sono in possesso di certificazione Ue Covid-19 emessa dalle Autorità sanitarie di Malta devono assicurarsi che questa attesti il completamento del ciclo vaccinale da meno di tre mesi rispetto alla data di ingresso nel Paese. Il Green Pass generato dopo 15 giorni a seguito di una dose di richiamo ha, invece, una validità di nove mesi ai fini dell’entrata a Malta. In assenza di tali requisiti, l’accesso è permesso solo a seguito di un periodo di isolamento fiduciario di 14 giorni da svolgere, a spese dell’interessato, presso una struttura identificata dalle stesse Autorità. Attenzione però! La regola dei tre mesi non è valida per tutti coloro che sono in possesso del Green Pass emesso dalle Autorità italiane e per i cittadini stranieri che si recano a Malta con una certificazione valida a livello Ue. Infatti, la durata di tali documenti resta intesa sino a 9 mesi a partire dal completamento del ciclo vaccinale primario.

Ad ogni modo, è bene sapere che sono cambiate le regole interne. Sempre a patire dalla stessa data sopramenzionata, solo le persone vaccinate possono far ingresso in bar, ristoranti, discoteche, cinema, palestre, teatri e altri eventi. Inoltre, coloro che hanno ricevuto la dose booster non sono più obbligati a indossare la mascherina all’aperto.

Austria, arriva l’obbligo vaccinale

L’Austria aveva già “ammorbidito” le regole di viaggio per le persone che si sono sottoposte alla terza dose di vaccino esonerandole dal test Pcr per entrare nel territorio (per il momento fino al 31 gennaio).

Tuttavia, il Paese ha scelto di imporre l’obbligo vaccinale contro il Covid-19. Regola che prenderà il via dal giorno 4 febbraio. In sostanza, tutti i residenti austriaci dai 18 anni in su, fatte salve alcune eccezioni, dovranno necessariamente vaccinarsi per poter condurre una vita normale.

..e negli altri Paesi d’Europa?

Le scadenze del Green Pass sono state riviste in diversi Paesi del Vecchio Continente. Se a livello europeo la sua validità (a partire da febbraio) è fissata a 9 mesi dopo la seconda dose, in Italia dal giorno 1 del secondo mese dall’anno sarà di soli 6 mesi, rendendo di fatto necessaria la terza dose per avere un certificato di vaccinazione valido e partecipare a tutte le attività che ne conseguono.

Cambiamenti simili anche nei Paesi Bassi, dove dalla giornata dell’1 febbraio verranno riconosciuti solo i certificati di vaccinazione Covid-19 che indicano che il titolare ha ricevuto un’iniezione di richiamo. In sostanza, il Paese ridurrà la validità del suo Green Pass da 12 a 9 mesi.

Croazia, Svizzera e Grecia hanno precedentemente indicato la loro intenzione di rendere obbligatoria la dose di richiamo per i viaggiatori, mentre altre nazioni si stanno organizzando al fine di far entrare in vigore i requisiti di viaggio sulla terza dose.

Terza dose anche per le crociere

Anche per la maggior parte delle compagnie crocieristiche è richiesta la vaccinazione completa per poter prenotare un’esperienza su una delle loro magnifiche navi. Ma dal giorno 23 febbraio, Tui Cruises, compagnia con sede in Germania, richiederà la dose booster per salire a bordo delle proprie imbarcazioni, come ha già fatto il brand gemello Hapag-Lloyd Cruises, somministrata almeno una settimana prima della partenza.

Una misura che si applicherà a tutti i viaggiatori di età superiore ai 18 anni, ad eccezione di coloro che sono stati vaccinati negli ultimi tre mesi prima dell’imbarco e che quindi attendono la terza dose, o chi è guarito dal Covid-19 da meno di tre mesi.

Con questo nuovo requisito di sicurezza, Tui Cruises intende contrastare gli attuali sviluppi della pandemia, con l’ingresso della variante Omicron che sta mettendo a repentaglio la ripresa del settore.

Ma a dire la verità tutto ciò non sorprende. Del resto, nei Land della Germania, a causa del drammatico aumento dei contagi, è stato limitato l’accesso a bar e ristoranti soltanto alle persone che hanno ricevuto una terza dose di vaccino o che presentano un test negativo oltre a un certificato di vaccinazione o guarigione.

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Scopri come viaggiare e dove trovare informazioni utili sulle condizioni di viaggio

Prevedere una flessibilità di viaggio oggi è fondamentale perché la situazione non è semplice e i programmi potrebbero essere ribaltati per qualunque motivo legato al Covid.

Dunque, cosa fare prima di pianificare un viaggio?

Viaggiare informati

Innanzitutto verificare le misure anti Covid sul sito ViaggiareSicuri.it o contattare il Consolato o l’Ambasciata del Paese dove si vuole viaggiare. Le novità riguardanti le misure in vigore sono talmente numerose e variabili di settimana in settimana, non soltanto in Italia, ma anche negli altri Paesi, che non è semplice stare dietro a tutte.

Assicurazione consigliata

Fare un’assicurazione di viaggio che comprenda il Covid è ormai praticamente obbligatorio onde evitare di trovarsi con problemi più grossi in caso dovesse accadere qualcosa legato alla pandemia durante il viaggio o la vacanza. L’assicurazione non soltanto comprende le spese mediche in caso di malattia o positività vostra, ma anche i costi legati al viaggio, nel caso non si possa più partire o si rimanga bloccati in un resort per colpa di altri ospiti positivi.

Documenti di viaggio digitali e cartacei

Green Pass, biglietto aereo, Plf, prenotazione dell’hotel, esito del tampone e qualunque altro tipo di documento serva per il viaggio deve essere sempre sia in formato digitale e quindi touchless e leggibile dai lettori di QR Code sia in formato cartaceo.

Potrebbe accadere qualcosa al telefono (scarico, rotto, smarrito ecc.) e quindi non consentire di accedere a tutti i documenti per viaggiare. Inoltre, il cartaceo a volte può essere più veloce da prendere rispetto ad aprire diversi documenti sul display. Oppure potete fare un po’ e un po’, per velocizzare le procedure di controllo.

Scaricare le app per il viaggio

Oltre ai documenti accessibili con un click direttamente dal telefono, prima di partire scaricare tutte le app che potrebbero servire durante il viaggio, specie se queste richiedono la registrazione (alcune chiedono lo Spid, per esempio).

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Portare un test rapido in valigia

Anche se non è valido per partire, è sempre bene portare con sé uno di quei self test anti Covid nel caso si avesse la sensazione di non stare bene. Vi risparmierà un sacco di noie in caso di positività, perché saprete prima ancora dell’esito ufficiale del tampone se potrete tornare a casa oppure no. Se si viaggia in compagnia o in famiglia, è meglio prevederne almeno uno a testa. Inutile ricordare, invece, di portare sempre con sé più di una mascherina Ffp2 (si viaggia solo con questo modello). In aereo è obbligatorio cambiarla ogni quattro ore.

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Si può viaggiare in Europa? Quali sono le regole da seguire?

A causa dell’elevato numero di contagi, tutti gli Stati stanno correndo ai ripari con tamponi aggiuntivi e persino quarantene obbligatorie.

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Germania, quarantena obbligatoria per i non vaccinati

La Germania classifica l’Italia come Paese ad alto rischio di contagio. Per questo motivo sono cambiate le regole di accesso. A partire dal giorno 1 gennaio 2022 per viaggiare verso la Germani è obbligatorio:

-registrarsi sul portale: https://www.einreiseanmeldung.de/#/

-a partire dai 6 anni, presentare una documentazione che dimostri di essere vaccinato, guarito o di esser risultato negativo a un tampone antigenico o molecolare nelle 48 ore precedenti l’ingresso nel Paese. Secondo la normativa tedesca, si considerano “vaccinate” le persone che hanno completato il ciclo da almeno 14 giorni (se hanno già contratto il Covid, basta un’unica dose) e “guarite” quelle asintomatiche e risultate positive a un tampone non meno di 28 giorni e non più di 6 mesi prima;

-obbligo di quarantena di 10 giorni per chi non è vaccinato o guarito che può essere ridotto a 5 giorni di isolamento effettuando un secondo test con risultato negativo. La documentazione deve essere inviata alle competenti Autorità sanitarie. Se non si invia il risultato negativo del secondo test, la quarantena dura 10 giorni.

-Una volta giunti sul territorio tedesco, è necessario rispettare la regola 2G, in sostanza: nei luoghi al chiuso possono generalmente accedere solamente coloro che sono guariti o vaccinati. Tuttavia, le norme variano a seconda della zona in cui ci si trova, visto che ciascun Land disciplina autonomamente le disposizioni.

Francia, cambiano le regole interne

Le autorità francesi hanno classificato i Paesi del mondo in quattro categorie: verdi, arancioni, rossi e rosso scarlatto. L’Italia rientra tra i “Paesi verdi“. Ciò vuol dire che i concittadini che vogliono dirigersi in Francia devono:

-se vaccinati, presentare una certificazione di avvenuta somministrazione del ciclo vaccinale, che si intende concluso 7 giorni dopo la seconda dose dei vaccini Pfizer, Moderna e Astrazeneca oppure 4 settimane dopo la somministrazione del vaccino Johnson&Johnson, oppure 7 giorni dopo la prima dose di vaccino approvato dall’EMA per le persone guarite da una precedente infezione da Covid-19 oppure 7 giorni dopo la terza dose o dose di richiamo effettuata con un vaccino RNA messaggero (Pzifer e Moderna).

-se non vaccinati o con ciclo non completato, occorre presentare l’esito negativo di un test PCR o antigenico effettuato meno di 24 ore prima della partenza (imbarco nel caso di un vettore, oppure passaggio della frontiera terrestre). L’obbligo di test non si applica ai minori di anni 12.

-Obbligatorio per tutti, minori compresi, compilare la dichiarazione di assenza di sintomi scaricabile alla pagina del Ministero dell’Interno francese  e compilare e presentare al vettore, al momento dell’imbarco, e a chiunque sia preposto ad effettuare i controlli, il modulo di localizzazione digitale (Passenger Locator Form) che può essere visualizzato sul proprio dispositivo mobile o stampato in copia cartacea stampata. Il modulo in questione, richiesto anche per i voli interni, deve essere compilato cliccando qui.

Tra le nuove norme interne in Francia vi è il divieto, a partire dal 3 gennaio, di consumazione in piedi nei locali. E dal 15 gennaio sarà introdotto il Super Green Pass su modello italiano per accedere a ristoranti, cinema e palestre, vale a dire che potranno usufruire di tali servizi solo i vaccinati e i guariti.

Austria, vaccino e tampone molecolare

Oltre alla presentazione del Green Pass che dimostri di essersi sottoposti al ciclo completo di vaccinazione, o di essere guariti dal Covid-19, per entrare in Austria è obbligatorio mostrare il risultato negativo di un test PCR condotto nelle 72 antecedenti il viaggio. In caso di assenza di una delle cose suddette, è obbligatorio sottoporsi a isolamento fiduciario che può essere interrotto non appena si possa esibire un test PCR molecolare negativo.

Più morbide, invece, le norme per chi si è sottoposto alla terza dose di vaccino. Sono esonerati dal test (e da ogni quarantena) coloro che hanno già ricevuto la dose booster o che possono dimostrare di essere guariti da infezione Covid negli ultimi 90 giorni; sono considerati inoltre booster la guarigione da Covid-19 più due dosi di vaccino (tra guarigione e prima dose di vaccino devono essere trascorsi 21 giorni) oppure il ciclo completo di vaccinazione (p.es. 2 dosi Pfizer/Moderna, 1 dose Johnson) e la successiva infezione e guarigione da Covid-19.

Danimarca, test Covid obbligatorio

Dal 27 dicembre, è obbligatorio per tutti i non residenti presentare il risultato negativo di un testo Covid-19. Il test PCR deve essere effettuato non più tardi di 72 ore dall’ingresso, mentre il test rapido ha una validità di 48 ore. Inoltre, cinema, teatri, musei e ristoranti restano chiusi dopo le 23:00.

Portogallo, tamponi e mini lockdown

Dal 1º dicembre 2021 per l’ingresso o il transito in Portogallo per via aerea, anche se vaccinati e in possesso del Certificato verde, è obbligatorio presentare un risultato negativo di un test molecolare (TAAN) realizzato nelle 72 ore precedenti l’ora dell’imbarco, o antigenico (TRAg) realizzato nelle 48 ore precedenti l’ora dell’imbarco. I bambini di età inferiore ai 12 anni sono esenti dal presentare il suddetto test. Tutti, inoltre, devono obbligatoriamente compilare il modulo di localizzazione digitale (PLF) del governo portoghese.

Repubblica Ceca, tampone molecolare obbligatorio

Per la Repubblica Ceca prima della partenza è obbligatorio effettuare un test PCR nelle 72 ore precedenti la partenza. Tuttavia, sono esonerati dal tampone tutti i viaggiatori vaccinati con dose booster, i minori al di sotto dei 12 anni e i minori tra i 12 e i 18 anni con due dosi di vaccino.

Dopo l’arrivo, per i non vaccinati o guariti è obbligatorio effettuare un ulteriore tampone PCR tra il quinto e il settimo giorno di soggiorno, in attesa del risultato, indossare sempre la mascherina FFP2, senza valvola, anche all’aperto.

E negli altri Paesi d’Europa?

I Paesi Bassi sono in lockdown fino al 14 gennaio, mentre la Svizzera dopo avere inserito dal 4 dicembre l’obbligo di tampone PCR o antigenico rapido per tutti i viaggiatori di più di 16 anni in entrata nel Paese, dal 20 dicembre, fa accedere solo le persone vaccinate o guarite dal Covid all’interno di ristoranti, siti culturali e strutture sportive e ricreative, nonché agli eventi al coperto.

Obbligo di tampone anche in Grecia, che dal 19 dicembre richiede a tutti i viaggiatori – vaccinati e non – in ingresso la presentazione di un tampone PCR (molecolare) o di un tampone rapido con risultato negativo. Per essere valido, il tampone deve essere effettuato nelle 48 ore precedenti il viaggio. Obbligo, inoltre, di Super Green Pass per tutte le attività al chiuso.

In Irlanda, che già dal 5 dicembre ha introdotto l’obbligo di tampone anche per i vaccinati, a partire dal 19 dicembre e fino alla fine di gennaio bar, pub e ristoranti chiudono alle 20:00. Per la Norvegia, i viaggiatori devono presentate la certificazione di un test negativo (PCR o antigenico rapido) effettuato entro 24 ore dall’arrivo. Tutti quanti, vaccinati, guariti e non vaccinati, devono sottoporsi a un test (PCR o antigenico rapido) immediatamente all’arrivo. Qualora non fosse possibile effettuare il test alla stazione di frontiera, si deve effettuare il test entro le 24 ore successive all’arrivo.

In Finlandia, fino al 16 gennaio 2022 – salvo ulteriori proroghe – è consentito l’ingresso unicamente previa presentazione di un tampone negativo effettuato entro 48 ore antecedenti il viaggio. È necessario, inoltre, il Green Pass da guarigione o vaccinazione.

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Per il giorno della Befana torna il freddo e la neve: dove andare a sciare?

Dopo un Capodanno caldo con temperature anomale, l’inverno torna protagonista nei primi giorni del nuovo anno complice una perturbazione. Quale occasione migliore per organizzare un weekend, anche last minute, sulla neve?

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EPIFANIA SULLA NEVE: DOVE ANDARE?

Complice anche un bellissimo ponte della Befana, visto che il 6 gennaio cade di giovedì, molti si staranno proprio chiedendo dove andare a sciare! Nonostante la situazione Covid-19 sia in costante aggiornamento, prestando sempre molta attenzione è possibile organizzare un week sulla neve!

Il consiglio è di scegliere mete italiane per il ponte dell’Epifania!

Il Trentino è sicuramente tra le mete preferite per tutti gli amanti di sci e sport alpini dove è possibile godere di panorami mozzafiato e tanta neve. A cominciare da San Martino di Castrozza, splendida località delle Dolomiti che può vantare il più grande comprensorio sciistico con 1.200 km e 12 zone sciistiche.

Non solo, da San Martino di Castrozza è possibile visitare Mezzano, uno dei borghi più belli del nostro paese. Sempre in Trentino tra le mete da non perdere c’è Madonna di Campiglio, location cool e storica dove è possibile usufruire del comprensorio Skirama Dolomiti. Proprio in questa location, ubicata tra le Dolomiti di Brenta, il Gruppo dell’Adamello e della Presanella, ogni anno viene organizzata la gara “3Tre” (Tre gare nel Trentino).

In Aldo Adige, invece, è possibile sciare e trascorrere qualche giorno sulla neve nel comprensorio di Val Gardena-Alpe di Siusi, una delle location più amate visto che nel comprensorio sono presenti percorsi e piste da sci sia per esperti che per famiglie, bambini e principianti. Da non dimenticare, sempre in Alto Adige, la zona dell’Alta Badia dove è presente un comprensorio di 130 km di piste sciistiche. Dal Trentino Alto Adige passiamo al Veneto dove c’è una delle location più ambite di sempre: si tratta di Cortina d’Ampezzo, metà luxury famosa in tutto il mondo, ma anche sede di eventi sciistici internazionali.

Anche in Lombardia c’è solo l’imbarazzo della scelta con Livigno e Bormio, due mete molto richieste che faranno da cornice alle Olimpiadi Invernali del 2026 con Cortina. A Livigno presenti piste da sci, ma anche snowpark pensati per tutti gli amanti di snowboard. A Bormio, invece, è possibile usufruire di 18 piste da sci e 15 impianti di risalita senza dimenticare la presenza di snowpark, percorsi ad ostacoli, familypark e piste ad hoc per lo sci notturno.

Da non dimenticare poi il comprensorio di Vialattea in Piemonte dove sono presenti 400 km di piste e 70 impianti di risalita. Ai piedi del Monte Rosa, invece, da segnalare l’Alta Val Sesia dove è possibile godere dell’area sciistica di Alagna Valsesia. Infine in Valle d’Aosta, con la splendida cornice del Cervino, è possibile trascorrere un weekend all’insegna della neve a Valtournenche nel comprensorio di Breuil-Cervinia dove sono 72 le piste sciistiche.

Sci e relax a contatto con la natura… non c’è niente di meglio per il weekend dell’Epifania!

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