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Uscire di casa senza green pass in tasca sarà sempre più limitativo non solo per le attività lavorative e del tempo libero, ma anche per viaggiare

A partire da mercoledì 1° settembre, in tutta Italia entreranno in vigore le misure previste dal decreto approvato il 6 agosto scorso. Le nuove regole di contenimento del contagio riguardano gli spostamenti con treni, aerei, navi e pullman.

Se fino a poco fa il Green Pass era obbligatorio soltanto per chi voleva frequentare bar e ristoranti al chiuso, piscine e stadi, da settembre sarà un requisito fondamentale per i lunghi spostamenti.

Green Pass, cosa cambia per i viaggi?

Il Green Pass viene rilasciato a chi si è sottoposto al vaccino covid (anche una sola dose), è guarito dal virus o si è sottoposto al tampone nelle 48 ore precedenti.

Ma cosa cambia per i viaggi?

Aerei

Per i voli internazionali era già richiesto il Green Pass, sebbene una sole dose non bastasse per spostarsi in Europa. Il decreto introduce la necessità del Green Pass anche per i voli nazionali. Ma per volare lungo la penisola non sarà necessario aver completato il ciclo vaccinale: basterà la prima dose, un tampone negativo o essere guariti dal covid. Più stringenti le regole per le tratte europee: oltre ad essere obbligatorie entrambe le dosi, il Green Pass ha una validità limitata ai 14 giorni dalla conclusione del ciclo vaccinale.

Treni e pullman

Se sui treni regionali viene confermata la piena libertà di movimento, chi viaggia su Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità, dovrà essere in possesso del Green Pass. Lo stesso requisito vale anche per chi deve prendere un pullman interregionale o un autobus adibito a servizio di noleggio con conducente.

Navi e traghetti

Per imbarcarsi su navi e traghetti che effettuano tratte interregionali è necessario essere in possesso del green pass. L’unica eccezione è rappresentata dai collegamenti marittimi nello Stretto di Messina che mettono in comunicazione la Sicilia con la Calabria, per i quali non è richiesto il Green Pass. Non è invece richiesta la certificazione per chi si deve imbarcare per raggiungere una località della stessa regione.

L’obbligo della certificazione per gli spostamenti in Italia non si applica né ai bambini con meno di 12 anni, né ai soggetti esentati per motivi di salute dalla vaccinazione, i quali ovviamente dovranno avere con sé una certificazione medica.

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Le ferie estive stanno ormai volgendo al termine per molti italiani. A malincuore ci si accinge a rifare i bagagli e ad organizzare il rientro dalle vacanze.

Ogni anno, circa sei milioni di italiani si ritrovano ad affrontare lo stress da rientro dalle vacanze; più che una patologia, lo stress da rientro è una risposta psicofisiologica al ritorno alla propria quotidianità, fatta di responsabilità, impegni e doveri, che si sostituisce a ritmi, luoghi ed attività gratificanti dei periodi di vacanza.

Secondo uno studio, la cosiddetta sindrome da stress da rientro dalle vacanze colpisce 2 persone su 3 e la fascia più colpita sembra essere quella degli adulti di età compresa tra i 25 e i 40 anni.

Non c’è nessun segreto o formula magica, ma qualche consiglio che potrebbe alleggerire lo stress da rientro dalle vacanze e ricominciare con la routine quotidiana.

  1. Pianifica il ritorno qualche giorno prima

Per evitare di sentirne i “sintomi”, il primo passo potrebbe essere quello di tornare dalla vacanza qualche giorno prima per gestire meglio organizzazione e riposo; insomma per prepararsi psicologicamente.

  1. Sport e attività fisica contro il trauma da rientro dalle vacanze

Dopo una vacanza solitamente si tende a concedersi qualche sfizio. Rimettersi in forma, tornare in palestra o praticare lo sport preferito contribuirà a far aumentare il livello di endorfine e, quindi, a farvi sentire più sereni e felici.

  1. Curare l’alimentazione

Mangia sano e mangia tutto. Fai il pieno di energie e vitamine, senza privarti di nulla con diete costrittive.

  1. Programma un weekend fuori

Per evitare di rimuginare sulla vacanza appena passata, non c’è niente di meglio di pianificare un mini-break fuori porta?!

  1. Combatti il rientro dalle vacanze con i tuoi amici

Organizza degli aperitivi con gustosi buffet, cocktail alcolici e analcolici e condividi i racconti della tua vacanza con le persone che ami.

Inoltre, invece di lasciarsi prendere dallo sconforto guardando le foto delle vacanze appena trascorse, dai uno sguardo al nostro sito o vieni in agenzia e pianifica il tuo prossimo viaggio!

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Non c’è niente di più bello di una vacanza in un territorio dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Il Cilento è certamente uno dei territori più belli da visitare in Campania, con il fascino del paesaggio interno e la bellezza della sua costa che affonda in uno dei mari più puliti d’Italia.

Il Cilento è un’area montuosa nella zona meridionale della regione Campania, in provincia di Salerno che in passato, con il Vallo di Diano, era parte del Principato Citeriore o “Lucania occidentale”. Il territorio era situato tra i paesi ai piedi del Monte della Stella, parte della Baronia del Cilento del ramo dei Sanseverino, fino alla creazione del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. A fine ‘800 si unì con l’area del vallo della Lucania ad est del Fiume, zona che oggi reca il nome di Cilento Antico, distinta dall’intero Parco Nazionale del Cilento.

Il Cilento, fonte di ispirazione per poeti e cantori

Trascorrere una vacanza in Cilento vuol dire scegliere un luogo che è da sempre fonte di Ispirazione per poeti e cantori. Il Cilento infatti, vede molti dei miti greci e romani ambientati proprio sulle sue coste.

Il più famoso è probabilmente quello dell’isola delle sirene, nell’Odissea di Omero, che con il proprio canto riuscivano ad attirare i marinai di passaggio facendoli infrangere con le imbarcazioni sugli scogli.

Il Cilento, tradizioni contadine

I paesi cilentani sono caratterizzati da antiche tradizioni contadine, importate anche dai coloni Greci che vi giunsero quasi 3000 anni fa e che renderanno ancora più appassionante la vacanza nel Cilento.

Le manifestazioni folcloristiche da secoli tramandate dagli abitanti del Parco ne sono un esempio, come quella del primo maggio di Casaletto Spartano. Qui gruppi di ragazzi girano di casa in casa per procurarsi legumi di 13 tipi diversi, che vengono preparati in un unico recipiente la sera nella piazza del paese da consumare come augurio di prosperità dei raccolti. Questo piatto tipico viene consumato in tutto il Cilento, se pur con qualche variante, ed in particolare nel Golfo di Policastro, dove è chiamato “Cuccìa” che vuol dire miscuglio. La Cuccia è un piatto cilentano presente in molte manifestazioni folkloristiche, che in certi casi ne caratterizza il nome, come la Sagra della Cuccìa allestita ogni anno ad agosto nel paese di Ispani.

A Capaccio Paestum, la porta del Cilento, la promozione del territorio cilentano attraverso la valorizzazione dei prodotti tipici è affidata ad un importante evento che si svolge ogni anno durante l’ultimo week end del mese di Luglio e porta il nome di Capaccio Porta del Cilento. Una passeggiata nel centro cittadino allietata da artisti locali, musica e folklore, dove molti comuni cilentani partecipano con le proprie tradizioni gastronomiche.

Nell’area di Trentinara, la terrazza del Cilento, si svolge ogni anno la Festa del Pane e della Civiltà Contadina, Interessante per gli allestimenti e per l’offerta di prodotti tipici locali, con canti e danze popolari rappresenta un nuovo modo di offrire ai visitatori il proprio territorio.

Il piatto tradizionale di Marina di Camerota è la “Ciambotta” o anche “Ciammardola”, mentre le “Viviane”, rotoli di pizza imbottiti di pomodoro e mozzarelle e farciti in modi diversi, rappresentano un altro piatto tipico del Cilento, nello specifico di Palinuro.

Il Cilento, il mare

Una costa di straordinaria bellezza, acque cristalline e un arenile sabbioso a cui fanno da sfondo i monti del Parco Nazionale e Vallo di Diano. L’itinerario delle spiagge del Cilento parte da Marina di Casal Velino scendendo la costa verso Palinuro e Marina di Camerota, dove si incontrano insenature e spiagge meravigliose, a volte di sabbia e a volte di sassolini, un mare con delle tonalità intense di azzurri e blu e alcuni borghi marinari molto pittoreschi.

Il Cilento è uno dei territori più belli della Campania e vale la pena di visitarlo sia per il paesaggio dell’interno sia per la costa.

Scopri tutta la meraviglia dei panorami del Cilento:

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Tutti i documenti necessari al viaggio con i figli nella seconda estate di pandemia, in Italia o all’estero, dentro e fuori dall’Unione Europea.

Per viaggiare con i bambini, occorrono diversi documenti a cui questa estate 2021, se ne aggiunge un altro importantissimo: il Green Pass.

Il primo documento fondamentale per chi viaggia con i bambini, anche piccolissimi, è la Carta di identità, necessaria anche per gli spostamenti nazionali tra regioni per navi, trani o aerei. Ci sono poi il passaporto per chi sceglie mete extraeuropee e la tessera sanitaria, che ha un suo valore anche all’estero. Infine, la new entry: il Green Pass, indispensabile per le famiglie che scelgono di viaggiare in Europa.

L’entrata in vigore del Green Pass europeo ha stabilito un po’ le regole per chi viaggia tra i diversi paesi europei, ma la situazione epidemiologica è in continua evoluzione e quindi prima di mettersi in viaggio verso mete estere, europee e non è sempre bene controllare le norme e gli aggiornamenti in vigore pubblicati, Paese per Paese.

Il Green Pass non serve ad oggi per gli spostamenti nazionali (neppure per essere imbarcati su navi o aerei) purché all’interno di regioni bianche o gialle.

Il Green pass serve invece per spostarsi in Europa, eccetto che per i bambini al di sotto dei 2 anni.

La Commissione europea ha proposto che prevalga comunque per i minori (bambini e ragazzi con meno di 18 anni) il principio di unità familiare: ad esempio i figli minori dovrebbero essere esentati dalla quarantena se i genitori in viaggio con loro possono evitarla grazie al Green pass (ad esempio perché vaccinati).

Inoltre, anche i bambini sotto i 6 anni sono esentati anche dei test molecolari per viaggiare (proposta esplicitamente accolta ad esempio dall’Italia).

Ma la proposta della Commissione europea quindi è vincolante per tutti gli stati Ue. per questo prima di partire per l’estero è sempre bene controllare le norme in vigore per l’ingresso in ciascuno Stato, anche se membro dell’Europa Unita”.

Come ottenere la Certificazione verde per i bambini?

Per avere la Certificazione verde dei figli minori si può scaricarla dal sito del governo dedicato al Digital Green Certificate; oppure identificarsi con App Immuni o App IO, o ancora tessera sanitaria o identità digitale (Spid e Cie). In alternativa è possibile richiedere il Green Pass anche al proprio medico o al farmacista.

Carta d’Identità bambini

Quando si prenota un viaggio, all’interno della Comunità europea, o anche su territorio nazionale italiano, è necessario fornire all’operatore anche la Carta di identità del bambino, pure se appena nato.

Il documento è rilasciato dall’Ufficio anagrafe del Comune di residenza su richiesta anche di un solo genitore che dovrà però presentare allo sportello, assieme alle foto-tessera del bambino, anche il modulo di autorizzazione all’espatrio compilato e firmato da entrambi i genitori.

La carta d’identità è diventata per tutti elettronica, anche per i neonati e ad inviarla è il Ministero dell’interno, quindi bisogna mettere in conto un tempo tecnico di almeno 10 giorni- 2 settimane per averla tra le mani dal momento in cui viene richiesta all’Ufficio anagrafe.

Questo documento certifica l’identità del minore e permette l’espatrio nei Paesi dell’Unione Europea e in altri Paesi non comunitari che hanno stipulato un’apposita convenzione.

Passaporto bambini

Se la meta del viaggio è extraeuropea è necessario richiedere un passaporto personale per il bambino. La procedura richiede fino a tre settimane. Gli uffici competenti sono quelli della Questura della propria città.

Tessera sanitaria bambini

Anche se non indispensabile all’espatrio o per viaggiare, la Tessera sanitaria è comunque un documento fondamentale perché rappresenta lo strumento con cui ogni cittadino viene identificato nei rapporti con gli enti e le amministrazioni pubbliche.

In caso di viaggio, garantisce al bebè la possibilità di usufruire delle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale ed è valida anche all’estero, perché consente di usufruire dell’assistenza sanitaria in tutti i paesi dell’Unione Europea e in altre nazioni con cui sono in vigore apposite convenzioni.

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Disneyland Paris riapre in tutta sicurezza: vivi un sogno a occhi aperti.

Dopo una chiusura di circa 7 mesi a causa della seconda ondata pandemica, finalmente il magico parco divertimenti Disneyland Paris riapre i battenti il 17 giugno e lo fa gradualmente e in tutta sicurezza per garantire la tutela degli ospiti e dei dipendenti. Mentre il tanto atteso Disney’s Hotel New York – The Art of Marvel aprirà il 21 giugno 2021. I primi a essere nuovamente accessibili dai visitatori sono i due parchi a tema, Parco Disneyland e Parco Walt Disney Studio, insieme al Disney Village e al Disney’s Newport Bay Club Hotel.

Andare a Disneyland Paris è il sogno di tanti.

La scelta del giorno in cui visitare Disneyland Paris si rivelerà fondamentale per la buona riuscita della vostra esperienza. Un solo giorno per visitare Disneyland Paris è poco, anzi, molto poco. In genere, si consiglia di dedicare almeno 3 giorni.

Il Parco Disneyland e il Parco Walt Disney Studios: quale scegliere?

Disneyland Paris è costituito da due parchi, il Disneyland Park, il parco principale, per intenderci quello con il castello, fondato nel 1992 e il parco Walt Disney Studios, nato 10 anni dopo.

Il Disneyland Park è suddiviso in varie aree tematiche e presenta attrazioni di ogni genere, parate e lo spettacolo di chiusura della giornata, Illumination, con proiezioni e fuochi artificiali sul castello. Il Walt Disney Studios, più piccolo, è dedicato al mondo del cinema e degli effetti speciali, con un’area dedicata alla Pixar (Toy Story, Cars e Alla ricerca di Nemo).

Se si ha un solo giorno per visitare Disneyland Paris è opportuno scegliere quale parco visitare.

Il sito consente di acquistare anche i biglietti per accedere lo stesso giorno ad entrambi i parchi; ma i parchi sono grandi, soprattutto il Disneyland Park, e pieni di cose da fare e si rischia di correre da uno all’altro.

Nel Parco Disneyland si vive maggiormente la magia Disney e ci sono molte più cose da fare. Se avete dei bambini, non dovreste neppure porvi il quesito e scegliere direttamente il Parco Disneyland, dove Fantasyland, l’area dedicata alle fiabe, li farà innamorare.

Che cos’è il Disney’s Hotel New York – The Art of Marvel?

Il 21 giugno 2021 aprirà a Disneyland Paris il “Disney’s Hotel New York – The Art of Marvel”, il primo hotel tematico interamente dedicato alla casa editrice statunitense Marvel Comics.

L’hotel a quattro stelle, arredato come una galleria d’arte di New York, renderà omaggio ai Supereroi Marvel e agli artisti che li hanno creati. Il Disney’s Hotel New York – The Art of Marvel offrirà il massimo del comfort attraverso servizi personalizzati celebrando la cultura della città di New York e la sua vibrante energia.

Con oltre 350 opere esposte, create da più di 110 artisti provenienti dall’Europa e dal mondo, sarà una delle più grandi collezioni Marvel. Gli ospiti entrando nella lobby di questo hotel, unico nel suo genere, si sentiranno parte integrante dell’universo Marvel grazie ad un immenso pannello retroilluminato, ad un gigantesco costume di Iron Man e alle fedeli riproduzioni dello scudo di Captain America.

I visitatori potranno concedersi un Selfie Spot con Spider-Man alla Super Hero Station o potranno mettersi in posa all’interno dell’esclusiva Marvel Photo Stations per scattare eroiche foto ricordo con i Supereroi.

Inoltre, al Marvel Design Studio, i più piccoli potranno imparare a disegnare come dei veri fumettisti.

È tempo di tornare a sognare: prenota adesso e preparati a tornare nel cuore della Magia! Contattaci.

Da Assisi a Perugia, dai borghi medievali ai campi fioriti, l’Umbria sembra uno dei capolavori creati dal pennello del Pinturicchio.

Piccola regione situata nel cuore del Centro Italia, l’Umbria nasconde incredibili tesori culturali, gastronomici e naturalistici. Da Assisi alle Cascate delle Marmore, innumerevoli sono le bellezze di questa regione dal fascino unico.

Cosa vedere in Umbria?

Perugia, il capoluogo

Perugia è un insieme perfetto di forme, colori, monumenti. Il suo centro storico, circondato da una cinta muraria, sorge su una collina in mezzo al verde e si può raggiungere dalla città bassa con gli ascensori, i minimetrò o il sistema di scale mobili.

La visita della città antica, su cui si affacciano il trecentesco Duomo di San Lorenzo, con la celebre Loggia di Braccio Fortebraccio, e il Palazzo dei Priori, con la sua Sala dei Notari splendidamente affrescata, è d’obbligo. Al centro della piazza domina la Fontana Maggiore (detta anche Fontana di Piazza), capolavoro della scultura medievale realizzata a fine Duecento da Nicola Pisani e dal figlio Giovanni e simbolo del capoluogo umbro.

Da non perdere anche l’acquedotto antico, costruito in epoca romana e poi ampliato a metà del XIII secolo per far arrivare l’acqua in città direttamente da Monte Pacciano, il pozzo etrusco in piazza Danti, profondo ben 37 metri, e i musei che raccontano la storia della città e dell’intera regione (Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria e Galleria Nazionale dell’Umbria).

Gubbio, la città grigia

Gubbio è definita anche “la città grigia” per il colore uniforme dei blocchi di calcare con cui è stata costruita la maggior parte degli edifici del borgo.

Tra le cose da vedere a Gubbio ci sono, senza dubbio, la sua Piazza Grande con il Palazzo gotico dei Consoli, il Palazzo Ducale e le chiese di cui è disseminato il centro, su tutto il Duomo.

Inoltre, se si visita Gubbio a metà maggio è opportuno partecipare alla tradizionale Corsa dei Ceri, festa patronale che ogni anno ravviva le vie della città il 15 del mese. In alternativa, si possono fare tre giri di corsa intorno alla cinquecentesca “Fontana dei Matti” e, secondo l’usanza locale, si ottiene la personalissima “patente del matto”!

Assisi, il cuore della spiritualità umbra

Tra i posti da visitare in Umbria non può mancare la città di San Francesco, il santo patrono d’Italia, e di Santa Chiara, Assisi.

La parte antica si sviluppa sulla collina, dove spicca la meravigliosa Basilica di San Francesco con i suoi affreschi di Giotto e Cimabue, che dal 1230 custodisce le spoglie mortali del santo. Ai piedi della collina si trova l’imponente Santa Maria degli Angeli, che all’interno racchiude ancora integra la Porziuncola, una piccola chiesetta, nella quale San Francesco morì.

Foligno, per gustare i piatti tipici medioevali

Chiese e palazzi storici non mancano nemmeno a Foligno: la piazza principale, quella della Repubblica, è un concentrato di opere architettoniche come il Duomo, il Palazzo Comunale e Palazzo Trinci.

Ma a giugno e settembre, Foligno stuzzica ancora di più la fantasia dei visitatori (ma anche l’appetito), con la sua Giostra della Quintana: un torneo cavalleresco che si svolge in costume e che prevede anche l’apertura delle taverne e delle trattorie locali in cui gustare i piatti tipici del Medioevo (ad esempio gli Spaghetti col Rancetto, pancetta, pomodori e maggiorana, la Rocciata come dolce).

Valnerina, per ammirare la Cascata delle Marmore

La Valnerina, la valle del fiume Nera, è uno dei polmoni verdi più incantevoli di tutta l’Umbria (e di tutta Italia). È uno dei posti da visitare in Umbria a tutti costi, perché qui è presente la cascata delle Marmore, tra le più alte e spettacolari d’Europa con i suoi tre “salti”, oltre a essere la più famosa fra le cascate in Italia.

Inoltre, se si amano le escursioni fra profumi e rarissime specie di uccelli, la Valnerina è il luogo ideale. Soprattutto nel magnifico Parco Fluviale del Nera, dove regna sovrana la natura incontaminata e dove è possibile praticare anche sport all’aperto come canottaggio, equitazione e bicicletta.

Per il tuo viaggio in Umbria ti aspettiamo in agenzia:

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Giugno è il mese ideale per una vacanza da sano relax: potrai sfruttare le splendide giornate di quasi-estate, evitando la folla dell’alta stagione e risparmiarsi lunghe code in autostrada e all’ingresso di musei e luoghi d’arte.

La brutta stagione è ormai alle spalle e la voglia di partire è più ardente che mai. Dopo mesi di lavoro e di restrizioni si ha voglia di staccare la spina e concedersi una meritata vacanza.

Il mese di giugno rappresenta per molte persone il periodo ideale per una vacanza rilassante al caldo: ma quali sono i pro e i contro di una vacanza a inizio estate?

Pochi turisti, zero affollamento, poco traffico

Uno dei vantaggi di fare una vacanza a giugno consiste nel godere in tranquillità le località di mare o di montagna, approfittando di un clima perfetto: il sole è caldo ma le temperature torride della piena estate sono ancora lontane.

Oltre al sole caldo e il bel tempo, il vantaggio di fare una vacanza a giugno consiste nell’evitare il sovraffollamento tipico del periodo di luglio e agosto: in spiaggia non si deve litigare per trovare posto, in mare non si rischia di scontrarsi con altri natanti e di sera non si deve aspettare per trovare un tavolo all’ora di cena o per fare un aperitivo.

Inoltre, se si visitano città d’arte, le file per entrare nei musei non sono interminabili e ci si può spostare da una località all’altra o viaggiare in autostrada senza ritrovarsi imbottigliati in un traffico intollerabile. Le temperature sono ancora molto miti, cosa che permette di fare lunghe passeggiate nei centri storici e nelle città ricche di storie senza soffrire il caldo.

Di contro, per coloro che sono alla ricerca di una vacanza dove incontrare tanta gente, fare nuove amicizie e tirar tardi la sera in discoteca o in qualche locale alla moda forse il mese di giugno non è il più indicato perché i ritmi della movida estiva sono decisamente più allentanti.

Prezzi più convenienti

Un altro vantaggio è dettato dai prezzi più convenienti delle strutture ricettive, ma anche di stabilimenti balneari e di agriturismi, in quanto sono minori poiché non si è ancora in alta stagione.

Maggiori attività di intrattenimento

Giugno rappresenta l’inizio della maggior parte delle attività di intrattenimento: concerti musicali, tornei, spettacoli di strada e sagre paesane incominciano con serate inaugurali, attirando turisti, per poi proseguire nei mesi successivi.

Ma dove andare in vacanza a giugno?

La bellezza del mare italiano

Tra le migliori località dove andare in vacanza a giugno, spicca sicuramente Porto Cesareo, nel Salento, famosa per le sue acque cristalline. Il fondale particolarmente basso ti permetterà di fare divertenti passeggiate nell’acqua.

Sempre nel Salento, il mare di Torre San Giovanni, in provincia di Lecce. Il suo litorale è uno dei più incantevoli non solo della Puglia ma di tutta la penisola.

La natura selvaggia

Se non cerchi solo il mare ma qualcosa in più, Maratea fa al caso tuo. Le sue numerose spiagge sono incorniciate da una natura incontaminata che nasconde calette mozzafiato e scogliere affascinanti.

In Campania, invece, incontrerai le meravigliose spiagge di Palinuro. Anche qui non solo mare, ma baie, falesie e scogliere ti incanteranno con la loro primordiale bellezza.

Storia e cultura del territorio italiano

Il fascino del territorio italiano è racchiuso nel suo perfetto mix di natura e storia.

Tra le migliori destinazioni vi è indubbiamente Siracusa. In questa città potrai sia scoprire tutta l’antica storia dell’isola, rappresentata da monumenti, musei ed edifici antichissimi, che recuperare le energie sul meraviglioso litorale siciliano.

Spostandoti verso nord, oltre che passare per la meravigliosa città di Catania, arriverai a un’altra località dove la quiete marittima e la cultura storica regnano sovrane: Giardini Naxos. Poco distante da Taormina, le sue spiagge candide sorgono in un contesto storico e culturale unico che riuscirà a coniugare i bisogni di tutta la famiglia.

Non resta che scegliere la destinazione e l’alloggio, per una vacanza che sa di caraibico, senza bisogno di lasciare l’Italia.

Sei alla ricerca di relax e tranquillità? La vacanza a giugno è decisamente perfetta.

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La primavera non porta con sé solo giornate più lunghe e temperature più alte, ma anche tanta voglia di organizzare un viaggio ”slow” davvero memorabile.

Dal momento che le restrizioni sono meno stringenti dei mesi scorsi, possiamo iniziare a sognare qualche viaggio primaverile ‘‘slow’’.

Città d’arte, borghi collinari e splendide località in riva al mare sono l’idea di chi ha scelto il turismo di prossimità non come ripiego dell’ultimo momento, ma per vivere un’idea diversa e affascinante di viaggio in sicurezza.

Che cosa si intende per viaggi ‘‘slow’’?

Lo Slow Tourism, che letteralmente significa “turismo lento”, è un nuovo modo di viaggiare sempre più diffuso che nasce in risposta alla frenesia che caratterizza le nostre vite quotidiane e che non ci permette di rilassarci e prenderci un po’ di tempo per ammirare le bellezze che ci circondano.

Si tratta di una nuova filosofia che pone l’attenzione sui dettagli e accompagna il turista attraverso un viaggio alla scoperta di luoghi nascosti, culture diverse e prodotti locali, nel pieno rispetto dell’ambiente, il tutto procedendo con calma e lentamente in modo da cogliere ogni straordinario particolare.

Ma dove andare in Italia per viaggi ‘slow’ di primavera davvero memorabili?

Scopriamolo insieme!

La Sacra di San Michele

Monumento simbolo del Piemonte, la Sacra di San Michele, in Val di Susa, è un luogo denso di spiritualità, incastonato in uno scenario naturale ricco di suggestioni. Per raggiungere la vetta si parte dal borgo di Sant’Ambrogio, percorrendo poi l’antica mulattiera che si snoda nel bosco. Qui, storia, natura e religiosità si uniscono a richiamare pellegrini, fedeli, turisti, ma anche sportivi che vogliono mettersi alla prova con percorsi di arrampicata o dedicati alla mountain bike.

Il Lago di Garda

La Primavera è il mese ideale per visitare il lago di Garda, meta ideale per una vacanza o un weekend sia di compagnia che romantico di coppia, grazie al suo clima mite ed ai primi dolci raggi di sole si avranno nuovi fiori e profumi, godrete così di uno scenario meraviglioso per i vostri giorni da veri protagonisti.

Il Parco Regionale Naturale del Conero

Con l’arrivo della primavera, il Parco Regionale Naturale del Conero diventa una delle mete più ambite dagli amanti del birdwatching. È possibile visitare questo palcoscenico di rara bellezza, paradiso naturale delle Marche, a piedi, a cavallo o in mountain bike, attraverso un reticolo di 18 sentieri che portano a tutti gli ambienti presenti all’interno dell’area protetta.

La città del Brunello

Un weekend primaverile a Montalcino, piccolo borgo nel bel mezzo della Val d’Orcia è un’esperienza da fare. La Toscana è una bellissima regione, tra natura e città d’arte non si smette mai di tornarci! Come i pittoreschi scenari di Montalcino, città del Brunello a sud di Siena, immersa nello splendido paesaggio del Parco Naturale della Val d’Orcia. Una meta ambita da chi è in cerca di tour enogastronomici che uniscano al piacere del buon cibo e del buon vino la bellezza di scenari unici al mondo.

Nella mitica città degli scavi, Pompei

Pompei è famosa soprattutto per gli incredibili reperti che la lava vulcanica ha custodito per millenni. Una volta giunto nella cittadina alle pendici del Vesuvio, gli scavi ti condurranno indietro nel tempo, ne resterai sicuramente affascinato. Ma Pompei non è solo antichità e reperti romani. Pompei è una delle mete imperdibili del turismo lento in Campania.

Le magiche Isole Pontine

La primavera è il periodo perfetto per ammirare gli scenari mozzafiato delle splendide Isole Pontine, a contatto con una natura realmente incontaminata. Ponza è un piccolo paradiso nel Mediterraneo con un patrimonio naturalistico e storico tutto da scoprire.

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La pandemia ha cambiato radicalmente le nostre vite e anche il modo di concepire il viaggio. Il 2021 sarà l’anno dei viaggi “last second”.

La nuova tendenza del 2021 è il viaggio ‘‘last second’’, dal momento che la voglia di partire e viaggiare non sono mai scomparsi, ma il quadro epidemiologico cambia troppo rapidamente.

A segnalarlo è un’indagine condotta da Hotels.com, secondo cui ben il 92% degli intervistati si dimostrerà “super impulsivo” nella prenotazione di un viaggio, non appena ne avrà la possibilità. Mentre il 24% dichiara di essere pronto a prenotare e partire nello stesso giorno, nell’arco di 24 ore, senza alcun preavviso.

Una tendenza quella del “last second” che è particolarmente in voga tra coloro che hanno già dimostrato di essere riusciti a reagire ai cambiamenti imposti dalla pandemia con elasticità e flessibilità.

Ma dove andare in un contesto così particolare?

Diversi paesi hanno aperto le frontiere anche ai viaggiatori che si muovono per turismo. Dall’Italia i paesi raggiungibili sono quelli inclusi nel famoso “elenco C” del Dpcm 2 marzo 2021.

Le mete facilmente raggiungibili sono le Canarie: a Tenerife, Fuerteventura e nelle altre isole il clima è già favorevole. Per una vacanza all’insegna di relax, lezioni di surf, trekking ed escursioni in barca.

Un’altra meta potrebbe essere la Lapponia Svedese: il viaggio parte da Stoccolma, il punto di partenza del treno notturno che raggiunge Kiruna. Un’esperienza che permette di attraversare tutto il paese e ammirarlo in tutta la sua estensione.

La portoghese Madeira, arcipelago di isole meravigliose dal clima mite e si raggiunge facilmente da Lisbona con un volo diretto. Bastano pochi giorni per scoprire e innamorarsi del Giardino dell’Atlantico, alla scoperta di panorami mozzafiato e spiagge invitanti.

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I viaggi all’estero per turismo, secondo il ministero dell’Interno, sono consentiti anche partendo dalla zona rossa.

Astoi Confindustria Viaggi, l’associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del Tour Operating, ha sottoposto al ministero dell’Interno, chiedendo di fare chiarezza, il quesito che riguarda la possibilità di viaggiare all’estero, nonostante le misure restrittive del nostro Paese.

Il ministero dell’Interno ha confermato che gli spostamenti per raggiungere l’aeroporto sono possibili anche nelle zone soggette a limitazioni.

Anche chi si trova in zona rossa o arancione può andare all’estero per turismo. A patto di rispettare alcune condizioni: viaggi autorizzati solo in un elenco specifico di Paesi, tampone obbligatorio all’andata (se previsto dalle autorità locali di destinazione) e al ritorno, eventuale isolamento fiduciario in assenza del test al rientro.

Prima della conferma del Governo, non era chiaro se, tra i motivi di necessità per gli spostamenti fuori dal proprio Comune o dalla propria Regione, potesse rientrare anche il bisogno di raggiungere l’aeroporto da cui imbarcarsi verso l’estero, naturalmente con riguardo ai Paesi fruibili per motivi turistici.

Gli spostamenti verso paesi stranieri sono regolati dal DPCM del 2 marzo 2021, in vigore dal 6 marzo al 6 aprile 2021. Il Decreto ha istituito degli elenchi di Paesi per i quali sono previste differenti misure che possono essere modificati con apposita Ordinanza adottata dal Ministro della Salute, di concerto con il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

I Paesi in cui al momento è autorizzato viaggiare sono stabiliti nell’elenco C del Dpcm 2 marzo 2021. Tra questi rientrano:

Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia) , Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania , Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.

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